L’introduzione de Rentri nella filiera dei rifiuti ha aperto un dibattito nell’autotrasporto sull’obbligo del registro di carico e scarico dei rifiuti per gli autotrasportatori. È stato avviato da Fai Conftrasporto, che durante Ecomondo 2025 di Rimini ha annunciato un’iniziativa legislativa per abolirlo. “Si tratta di una inutile duplicazione ai fini della tracciabilità, che si attua pienamente con il formulario d’identificazione dei rifiuti durante il trasporto (Fir), che è l’unico documento che garantisce la regolarità del flusso dei rifiuti stessi dal produttore al sito di destinazione”, ha spiegato Maurizio Quintaiè.
Egli ha precisato che “per i trasportatori di rifiuti per conto di terzi il registro altro non è che la somma di tutti i Fir che il vettore ha l’obbligo di completare e custodire in tutte le fasi della movimentazione: dal carico degli stessi presso il produttore/detentore sino all’accettazione all’impianto di smaltimento o di recupero”. L’omessa o l’incompleta tenuta del registro comporta sanzioni elevate: non solo amministrative (da 4mila a 24mila euro (che salgono da 10 a 30mila nel caso di rifiuti pericolosi), ma anche sanzioni accessorie che l’associazione definisce “discriminanti e demenziali”.
Tali sanzioni accessorie prevedono la sospensione dall’Albo Gestori Ambientali da due a sei mesi (che salgono da quattro a dodici nel caso di di rifiuti pericolosi), che verrebbe applicata solo ai vettori conto terzi, perché i produttori e gli impianti finali di destinazione non sono iscritti a tale Albo, alla sospensione della patente di guida del conducente da uno a otto mesi (nei casi di rifiuti pericolosi), che non ha niente a che fare con il registro di carico e scarico dei rifiuti, non essendo questo un documento necessario nella movimentazione dei rifiuti, che viene invece compilato in ufficio e dal 13 febbraio 2025 solo in via telematica.
La Fiap ha una visione diversa. Qualche giorno dopo l’annuncio della Fai, il segretario generale dell’associazione, Alessandro Peron, ha dichiarato che la gestione dei registri rappresenta da tempo un elemento critico reale per i trasportatori, anche alla luce del passaggio al sistema telematico. Ha però aggiunto che “la semplificazione è necessaria e urgente, ma deve poggiare su basi tecniche solide. Eliminare un adempimento senza ripensarne il ruolo nel sistema rischia di creare incertezze e indebolire l’intero impianto di tracciabilità”.
Secondo Peron, la via più efficace è una revisione del Rentri che renda i registri realmente digitali e automatizzati, in modo da eliminare la duplicazione dei dati e alleggerire gli oneri operativi per le imprese: “Il settore ha bisogno di strumenti moderni, che raccolgano le informazioni una sola volta e le rendano disponibili a tutto il sistema. È questo il salto di qualità che serve, non un semplice taglio di obblighi”. Sulle sanzioni introdotte dalla legge 147/2025, Peron ricorda che Fiap sta già lavorando in Commissione per proporre correttivi mirati e riportare equilibrio e coerenza nel sistema sanzionatorio.

























































