Sono passati pochi giorni il sequestro di 110 chilogrammi di cocaina pura nel porto di Gioia Tauro, annunciato il 15 gennaio 2025, quando la Guardia di Finanza e le Dogane ne hanno scoperti altri 217 chilogrammi nel porto di Livorno. L’operazione antidroga è stata annunciata il 21 gennaio, precisando che la droga era divisa in duecento panetti nascosti nel carico di legname di un container sbarcato nello scalo toscano da una nave proveniente dal Sud America. Il valore sulla piazza di questa spedizione è valutato in 150 milioni di euro.
Livorno sta emergendo come uno dei terminali italiano del narcotraffico. A novembre 2024, un'operazione coordinata dalla Procura antimafia di Firenze ha portato a trenta misure cautelari, di cui ventitré in carcere, smantellando un'organizzazione criminale che importava attraverso Livorno cocaina dall'Ecuador nascosta tra casse di banane e frutta esotica. L’indagine ha svelato un’organizzazione complessa, che comprendeva squadre specializzate di "recuperatori", principalmente albanesi, rumeni e italiani, con complici anche all’interno del porto e usando Gps per tracciare i container.
La principale spedizione intercettata nel 2024 a Livorno avvenuta in estate, quando la Finanza scoprì in un container un carico di 148 chilogrammi, arrestando tre albanesi. Scoperte minori, ma sempre rilevanti, sono avvenute a gennaio (28 chili), marzo (due operazioni da 56 chili ciascuna) e ottobre (40 chili). Sempre a Livorno, a ottobre 2024 è stato arrestato un autotrasportatore che aveva nascosto sull’autoarticolato 23 chili di cocaina, mentre si stava imbarcando per Olbia.