Unatras pone sul tavolo diversi temi ritenuti urgenti, primo tra tutti i decreti attuativi per ripartire le risorse destinate al settore dalla legge di Stabilità. Senza tali provvedimenti, non si possono applicare alcuni provvedimenti, come per esempio i contributi per il rinnovo del parco. "Riteniamo che la contabilizzazione del gettito derivante dal risparmio sulle agevolazioni delle accise per Euro Zero del 2015 e per Euro 1 e 2 del corrente anno possa facilitare l'impegno di risorse aggiuntive per consentire all'autotrasporto di affrontare le sfide del prossimo futuro", si legge nel testo.
Un'altra questione in sospeso è quella dei contributi per il combinato strada-rotaia. A tale proposito, Unatras ritene "azzardato ipotizzare il caricamento dei veicoli e delle merci sulla ferrovia entro distanze inferiori a 350 chilometri. Infatti, la ricaduta sulla media distanza della distribuzione anche delle merci di consumo giornaliere sarebbe deleteria al fine del contenimento dei prezzi".
Unatras trasmette al ministero il "malcontento difficilmente gestibile che potrebbe avere risvolti destabilizzanti per l'ordine pubblico", causato nel settore non solo dalla crisi economica, ma anche da situazioni specifiche, come Ilva e Sistri e da un "frammentato e discontinuo dialogo con il ministero dei Trasporti".
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