Coniugare sostenibilità ambientale, efficienza operativa e innovazione tecnologica nell’autotrasporto e lo scopo il progetto pilota avviato da Ceva Logistics in collaborazione con Avolta, Gruppo internazionale attivo nel settore del commercio al dettaglio e della ristorazione nei viaggi. Prevede l’impiego lungo l’asse Barcellona-Madrid di tre autoarticolati con doppio semirimorchio (Duo Trailer) alimentati con olio vegetale idrotrattato (Hvo).
Secondo le previsioni, il nuovo modello potrebbe evitare ogni anno fino a 520 tonnellate di anidride carbonica e 180 chilogrammi di ossidi di azoto, con un’efficienza pari a togliere dalla circolazione 440 camion tradizionali. A rendere possibile questo risultato è l’abbinamento tra una configurazione di trasporto ad alta capacità e un combustibile alternativo a basse emissioni. I Duo Trailer sono formati da un trattore che traina due semirimorchi, per una capacità di carico fino a 70 tonnellate a viaggio.
Il servizio è attivo tre giorni a settimana con i Duo Trailer, mentre nei restanti giorni operano come autoarticolati anch’essi alimentati a Hvo. Questo progetto pilota potrebbe avere un’estensione su scala nazionale. Secondo la Dirección General de Tráfico, con le ottanta autorizzazioni attualmente in vigore per i Duo Trailer in Spagna, si potrebbero evitare fino a 35.200 viaggi di autoarticolati tradizionali l’anno, risparmiando circa 21 milioni di chilometri percorsi e riducendo le emissioni di oltre 19mila tonnellate di CO2 e 6.646 chilogrammi di ossidi di azoto.
Dal punto di vista tecnico, i Duo Trailer sono costituiti da due semirimorchi lunghi 13,60 metri ciascuno, collegati tramite un asse dolly che ne consente l’articolazione. L’intera combinazione raggiunge i 32 metri di lunghezza complessiva e richiede una verifica preventiva dei punti di accesso e delle infrastrutture stradali per garantirne l’operatività in sicurezza. Il servizio è regolato da norme specifiche, come l’accesso continuativo alle banchine di carico, fermate programmate e una revisione annuale dei costi operativi a partire dal 2026, tenendo conto di inflazione, pedaggi, imposte e altre voci legate alla catena logistica.


































































