La riunione delle associazioni che raccolgono i tassisti di tutta Italia, che si è svolta oggi a Bologna, ha approvato il fermo nazionale della categoria contro le proposte di liberalizzazione avanzate dal Governo. I consumatori del Codacons annunciano battaglia contro eventuali blocchi alla circolazione.
Lo sciopero nazionale dei taxi del 23 febbraio verrà presto formalizzato e sarà il momento culminante di una più ampia mobilitazione contro la liberalizzazione delle licenze, annunciata dal Governo. Tra le altre azioni annunciate oggi a Bologna, c'è anche una manifestazione davanti alla sede dell'Autorità per la Concorrenza. Quest'ultima, in un documento ha raccomandato l'aumento del numero delle licenze, prevedendo comunque misure di compensazione per gli attuali titolari.
Sulla vertenza dei taxi è intervenuta anche l'associazione dei consumatori Codacons, che ritiene “del tutto infondata” la protesta: “ La liberalizzazione nel settore dei taxi è un provvedimento atteso da decenni, che può realmente portare benefici non solo agli utenti, ma anche agli stessi tassisti, vista la possibilità di licenze compensative assegnate peraltro gratuitamente”. E ammonisce: “I tassisti sono avvisati. In caso di blocchi stradali e danni agli utenti in occasione dello sciopero del 23, non esiteremo a presentare una raffica di denunce in Procura, così come avvenuto nel 2007, quando un elevato numero di taxi bloccò per ore e ore la circolazione stradale a Roma, impedendo il passaggio di auto e mezzi pubblici. Protesta che è valsa a 500 tassisti un processo in Tribunale”.
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