Assoporti perde una componente importante, ossia il porto più grande d'Italia, che il 31 luglio ha deciso di uscire dall'associazione delle Autorità Portuali. Proprio il giorno in cui si è svolta l'assemblea di Assoporti, che ha riconfermato Pasqualino Monti alla presidenza e ha approvato un documento programmatico con cui di afferma la volontà di "ricompattare" la categoria. Merlo precisa, però, che l'abbandono di Assoporti non deriva da contrasti personali.
Perché Genova ha lasciato l'associazione? Dalle dichiarazioni di Merlo, la divisione dipenderebbe da una diversa visione della riforma portuale: "Abbiamo bisogno di una riforma vera e da questo punto di vista credo che l'associazione sia venuta meno al suo ruolo", ha dichiarato l'esponente genovese. "Ho insistito molto in questi mesi perché Assoporti presentasse una propria proposta di riforma, che avrebbe potuto tenere insieme un quadro innovativo di proposta concreta, ma si è voluto invece, lavorare solo sulla difensiva di un sistema che non regge più e lo dimostra il commissariamento dei porti e la competitività crescente degli altri Paesi".
L'uscita di Genova da Assoporti dovrebbe avvenire nel 2015 e non comprometterà la validità del contratto collettivo di lavoro. Sul versante associativo, Merlo pensa a un'associazione della logistica o del cluster marittimo.
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