Con un comunicato diffuso nel pomeriggio del 17 dicembre 2012, la Società Siciliana Salvataggi annuncia di rinunciare all'erogazione del servizio di rimorchio nel porto di Gela. "La totale rigidità incontrata sia sul fronte tariffario che organizzativo, nonostante il drammatico calo di approdi nel porto, non consente di coprire con i ricavi neanche il solo costo del personale", scrive la società, che prosegue: "Di fatto, avendo già finanziato il porto subendo insostenibili perdite economiche, non é più possibile operare in queste condizioni".
La nota precisa anche che la società ha chiesto un intervento diretto dell'Eni Raffineria di Gela, senza però ottenere una risposta. "Appare incredibile che solo negli ultimi giorni si stia parlando del servizio di rimorchio dopo mesi di indifferenza e solo nell'ottima di cercare soluzioni tampone verso terzi, per i quali evidentemente si ritiene si possa derogare dai vincoli imposti alla Società Siciliana Salvataggi. La Società Siciliana Salvataggi tutelerà i propri diritti in tutte le sedi opportune", conclude il comunicato.
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