Un comunicato congiunto dei due candidati alla presidente dell'associazione dei porti italiani, Luigi Merlo e Pasqualino Monti, cerca di ricomporre la frattura interna, proponendo una sorta di diarchia al vertice. Che però richiede la modifica dello Statuto. Assemblea generale il 18 luglio a Roma.
I presidenti delle Autorità Portuali di Civitavecchia e Genova – dati come rivali per la presidenza di Assoporti – potrebbero candidarsi insieme. È quanto emerge da una lettera firmata dai due, dove si legge che "Abbiamo deciso di fare ciascuno mezzo passo indietro e di proporre al Direttivo dei porti italiani una scelta innovativa: non due teste per una poltrona, ma due volontà per una strategia comune". Così, Merlo e Monti propongono una sola "cabina di regia" per superare le divisioni interne e porsi entrambi "a disposizione della portualità con l'impegno (entrambi senza emolumento, entrambi ugualmente responsabili) di mettere a fattore comune professionalità, conoscenza, contatti, relazioni. Insomma una squadra coesa e forte''.
Al Direttivo, i due presidenti non propongono solo una candidatura congiunta, ma anche un programma condiviso "che sarà caratterizzato anche dall'obiettivo di provare ad elaborare proposte di autoriforma del sistema portuale italiano". L'ultima parola spetta all'assemblea dei porti, che avrebbe dovuto svolgersi il 21 giugno ma che è stata rinviata al 18 luglio proprio per ricomporre la frattura interna. Ma la proposta di Merli e Monti dovrà essere formalizzata e nel caso di una presidenza congiunta bisognerà modificare lo Statuto. Sempre che i porti non comincino a litigare anche su questo. O che magari il conclave non nomini un terzo candidato.
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