La Regione Veneto ha affidato l'incarico per il progetto preliminare per una nuova via navigabile tra Padova e Venezia, mentre prosegue l'adeguamento dell'idrovia Fissero - Tartaro - Canalbianco - Po per la navigazione delle imbarcazioni della classe V.
Entro sei mesi, la Regione Veneto dovrebbe ricevere la documentazione sulla progettazione preliminare della via d'acqua interna tra Padova e Venezia, un'opera di cui si parla da oltre cinquant'anni. Il nuovo canale navigabile collegherà l'Interporto di Padova con la Laguna, lungo un tracciato di 27 chilometri, consentendo così il trasporto multimodale – nave, battello, strada, ferrovia – dalle banchine di Venezia verso l'entroterra. L'opera servirà anche da scolmatore per il sistema fluviale Brenta-Bacchiglione.
Proseguono anche il lavori per potenziare la capacità del canale Fissero - Tartaro - Canalbianco – Po, che è un'infrastruttura fondamentale per la navigazione interna della Valle Padana, da Venezia a Cremona. Ora, questa idrovia non consente il passaggio delle imbarcazioni più grandi, di classe V, perché alcune opere sono inadeguate. Una di queste è il ponte Canozio a Sant'Apollinare. È stato approvato il progetto definitivo redatto da Sistemi Territoriali per l'adeguamento di questo ponte ai parametri europei della classe V. L'attuale tirante d'aria misura 5,79 metri, permettendo il passaggio d'imbarcazioni fino alla classe IV. Il progetto lo innalza di 0,91 metri, permettendo così il passaggio di barche più alte. L'opera costa 3,75 milioni di euro, che saranno pagati metà dalla Regione Veneto e metà da fondi comunitari.
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