L'annuncio viene da Vladimir Yakunin, presidente delle Ferrovie russe: la società metterà sul mercato il 49% della divisione merci e con i fondi così ricavati ammodernerà e potenzierà la rete e il materiale rotabile. Questa parziale privatizzazione avverrà alla fine del prossimo anno e non è ancora stato deciso se avverrà in Borsa, oppure le quote saranno vendute direttamente a grandi investitori. “Vogliamo raggiungere tre obiettivi strategici: sviluppare un mercato competitivo per i servizi ferroviari, aumentare l'efficienza delle Ferrovie russe ed incrementare il valore dell'azienda”, ha spiegato Yakunin. La mossa successiva sarà la divisione tra la gestione di rete e locomotive, che resterà pubblica, ed i servizi, che saranno sottoposti alla concorrenza. Questi ultimi, saranno divisi secondo le attività, con la creazione di società indipendenti.
Il presidente delle Ferrovie russe ha anche invitato le imprese europee a collaborare, col fine di integrare il sistema russo con quello continentale. “Vogliamo avere un ruolo molto attivo nel Forum del trasporto eurasiatico, per creare uno spazio comune del trasporto europeo. Vogliamo anche incrementare i volumi sulle lunghe distanze, specialmente lungo la Transiberiana”, ha affermato Yakunin. Il suo invito alla collaborazione si estende ad una vasta platea di operatori: società di trasporto e intermodali, spedizionieri, istituzioni finanziarie e banche. L'invito è stato subito accolto dalle Ferrovie tedesche, il cui presidente Hartmut Mehdorn ha incontrato Yakunin a Tomsk alla fine dello scorso aprile. Da questo incontro è scaturita una joint venture per lo sviluppo dei traffici tra Europa e Far East e per la fornitura di servizi logistici integrati.
Dal punto di vista strettamente operativo, le ferrovie russe stanno già attuando alcuni passi importanti. La società affiliata Russian Troika – specializzata nei trasporti ferroviari tra Est ed Ovest – ha aperto una linea tra Vostochny e Mosca. Per ora, il servizio prevede un treno container settimanale. La caratteristica più innovativa – almeno per il sistema ferroviario russo – è il sistema di documentazione elettronica che accompagna i carichi. Esso si basa su una stretta integrazione tra operatori (spedizionieri e agenti marittimi) e l'amministrazione doganale. Questa nuova procedura dovrebbe ottimizzare la logistica e ridurre i tempi di consolidamento e attesa. Questo sistema viene sperimentato da un anno, con buoni risultati, lungo la rotta Vostochny-Taganrog, su cui nel 2005 hanno viaggiato 14mila container.
Un altro tema che sta a cuore a Yakunin è il potenziamento dei servizi verso i porti. Le Ferrovie russe hanno recentemente siglato un accordo con la società che gestisce il terminal di Ust-Luga per lo sviluppo congiunto dei traffici intermodali mare-rotaia. Ma i progetti del presidente hanno un respiro ben più ampio: entro i 2010 vuole investire 110 milioni di rubli per potenziare le linee ferroviarie dirette ai porti russi e, in particolare, verso quelli del Mar Nero, del Mar Caspio e del Mar d'Azov.
Leggi tutte le notizie su:
Ferrovie russe
Transiberiana
Russian Troika