"Ogni anno trasportiamo già 500 milioni di tonnellate di merci sui nostri fiumi e canali, l'equivalente di 25 milioni di mezzi pesanti", spiega Siim Kallas, vicepresidente della Commissione e commissario responsabile per i trasporti. "Ma non è abbastanza. Dobbiamo aiutare il trasporto sulle vie navigabili a diventare, a lungo termine, un settore di alta qualità. Dobbiamo eliminare le strozzature che ne ostacolano lo sviluppo e investire nelle competenze della sua forza lavoro".
Le proposte non prevedono azioni rivoluzionarie, bensì una serie di miglioramenti che hanno lo scopo di utilizzare meglio la rete di 37mila chilometri navigabile all'interno dell'Europa, che è una componente importante di almeno sei dei nove Corridoi Ten-T.
Il primo punto intende eliminare le strozzature, che dipendono dalle dimensioni insufficienti delle conche, dei ponti o dei canali e dai collegamenti mancanti. Tra questi ultimi, c'è per esempio l'incomunicabilità tra i sistemi fluviali della Senna e della Schelda. Il secondo punto riguarda le imbarcazioni, che dovranno avere un minore impatto ambientale: quindi, motori a basse emissioni e silenziosi.
Il terzo intervento verterà sull'intermodalità, migliorando i collegamenti con la rete stradale e ferroviaria. In questo caso, si porrà attenzione ai collegamenti terrestri dei porti marittimi e fluviali, ma anche al potenziamento degli impianti di movimentazione e alla semplificazione delle formalità amministrative. Infine, la Commissione europea punta sulla formazione della manodopera, attraverso il maggiore riconoscimento delle qualifiche e delle carriere, nonché il miglioramento dell'accesso al mercato del lavoro e alla mobilità.
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