Prima della ratifica finale da parte del Consiglio dell'Unione Europea, il Protocollo trasporti era già stato ratificato da tutti i Paesi alpini dell'Unione. "Il protocollo sui trasporti costituisce uno strumento importante per la protezione dell'ambiente alpino sensibile e per promuovere la mobilità sostenibile nelle Alpi. Esso offre un modello per un efficace coordinamento e per la gestione del trasporto transalpino internazionale e sostiene con forza il trasferimento modale, in particolare attraverso la promozione di modi di trasporto alternativi del trasporto stradale. Inoltre, il Protocollo fornisce un quadro di riferimento valido per le misure di accompagnamento e contribuisce a diminuire la frammentazione delle politica dei trasporti panalpino", ha dichiarato il Commissario europeo ai Trasporti, Siim Kallas, dopo la ratifica.
La Convenzione delle Alpi, firmata nel 1991 e in vigore dal 1995, è un trattato internazionale tra gli otto paesi alpini (Austria, Germania, Francia, Italia, Liechtenstein, Principato di Monaco, Svizzera e Slovenia) e l'Unione Europea, che mira a promuovere la protezione delle Alpi e il loro sviluppo sostenibile. Il protocollo Trasporti della Convenzione delle Alpi è stato firmato nel 2000 e si propone di conciliare la necessità di garantire l'accessibilità e la possibilità di attraversare le Alpi con la necessità di preservare l'ambiente vulnerabile e paesaggi.
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