Non siamo ancora ad un accordo completo, ma questa intesa rappresenta un importante passo in avanti, dopo lo stallo dei giorni scorsi, che era culminato in un ultimatum posto dal GUPC per il pagamento del costo supplementare, pena la sospensione dei lavori. L'intesa prevede la discussione di un nuovo finanziamento, che coinvolgerebbe non solo il consorzio dei costruttori e l'Autoridad del Canal de Panama, ma anche la compagnia d'assicurazioni Zurich (che assicura l'opera). Inoltre, potrebbe essere chiesto alla Banca Europea un finanziamento ponte, per consentire il completamento dei lavori, previsto per il 2015. Oggi, l'ampliamento del canale è realizzato al settanta percento.
Anche la Commissione Europea sta seguendo attivamente la questione – perché due imprese del consorzio GUPC sono italiana e spagnola – e il vicepresidente Antonio Tajani ha incontrato le aziende costruttrici (Sacyr, Impregilo e Jan De Nul), i rappresentanti degli Stati membri coinvolti e la Banca Europea. Ora Tajani intende incontrare il Governo di Panama.
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