La vertenza tra il consorzio Grupo Unidos por el Canal e Panama Canal Authority sembra avere raggiunto il punto di massima tensione, dopo la rottura delle trattative sul pagamento del sovrapprezzo di 1,6 miliardi di dollari. La scorsa settimana, il consorzio ha sospeso i lavori nella terza serie di chiuse, nonostante l'invito dell'Acp a proseguirli. Come risposta, domenica 9 febbraio, i giornali panamensi (riportati dall'Ansa) hanno scritto che l'Autorità intenderebbe riaprire i cantieri entro quindici giorni, anche svolgendo i lavori in modo autonomo, se il consorzio Gupc non offrirà la sua collaborazione.
Venerdì 7 febbraio, una delegazione degli investitori internazionali del Panama Canal Expansion Program ha visitato i cantieri, nell'ambito di un calendario prefissato di verifiche. La delegazione era composta dall'Inter-American Development Bank, dall'European Investment Bank, dalla Japan Bank for International Cooperation, dall'International Financing Corporation e dall'Andean Development Corporation. Secondo quanto riporta una breve nota dell'Acp, i vertici dell'Autorità hanno aggiornato gli istituti finanziari sullo stato dei lavori e, naturalmente sullo stato della vertenza con il consorzio Gupc. Questo gruppo di finanziatori concesse nel dicembre 2008 un finanziamento di 2,3 miliardi di dollari per l'espansione del canale.
© TrasportoEuropa - Riproduzione riservata
Puoi commentare questo articolo nella pagina Facebook di TrasportoEuropa
Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità sul trasporto e la logistica e non perderti neanche una notizia di TrasportoEuropa? Iscriviti alla nostra Newsletter bisettimanale con l'elenco ed i link di tutti gli articoli pubblicati nei giorni precedenti l'invio. Gratuita e NO SPAM!