Il Parlamento Europeo ha compiuto un importante passo in avanti verso la liberalizzazione del sistema ferroviario europeo. Con ampia maggioranza, l'Aula ha approvato in prima lettura la risoluzione che riforma la legislazione comunitaria del 2011.
L'Europarlamento pone l'attenzione sulla separazione tra l'infrastruttura ed il servizio, considerata il presupposto necessario per la liberalizzazione dei servizi ferroviari. In particolare: "Ogni Stato membro dovrebbe garantire l'indipendenza e l'imparzialità dell'autorità nazionale di controllo per eliminare le pratiche concorrenziali discriminatorie, per quanto concerne le tariffe, l'attribuzione dei binari e consentendo l'accesso ai servizi correlati (come la vendita dei biglietti, gli impianti di riparazione e manutenzione, le stazioni e le stazioni di smistamento, ecc.)".
Il Parlamento Europeo chiede anche una maggiore trasparenza finanziaria da parte delle imprese di trasporto pubbliche, perché gli investimenti pubblici dovranno essere indirizzati esclusivamente allo sviluppo della rete: "I deputati e la Commissione considerano che la trasparenza finanziaria e la separazione contabile tra perdite e profitti fra gestori della rete e operatori del trasporto che fanno parte della stessa holding è necessaria per garantire lo sviluppo della rete ferroviaria e assicurare che i fondi pubblici non siano dirottati verso attività commerciali".
La risoluzione chiede alla Commissione Europea di presentare prima della fine del 2012 una proposta legislativa sulla separazione totale fra gestione delle infrastrutture e dei servizi di trasporto, oltre che sull'apertura dei mercati nazionali del trasporto ferroviario passeggeri alla libera concorrenza. Il Consiglio adotterà formalmente entro l'inizio del 2012 la sua posizione comune, che sarà esaminata dal Parlamento in seconda lettura, da concludersi in quattro mesi.
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