La riunione della sera del 4 giugno avrebbe dovuto sancire la tregua tra il consorzio Logistica Trasporti e Servizi, che finora serviva la distribuzione dei carburanti prodotti dalla raffineria di Taranto, e le imprese di trasporto Bertani-Turrizziani di Frosinone e Gavio-Agogliati di Alessandria, che hanno ricevuto dall'Eni l'incarico di rilevare metà dei trasporti prima affidati allo stesso LTS. Però, l'accordo non si è raggiunto, quindi i padroncini pugliesi proseguono il fermo, che è giunto già al settimo giorno.
L'accordo sarebbe saltato per le divergenze tra LTS e l'Eni sulle quote di trasporto che Bertani-Turrizziani e Gavio-Agogliati sarebbero disposte a subappaltare al consorzio tarantino. Dalle prime indiscrezioni, sembra che l'Eni abbia stabilito una soglia massima di sub-appalto del 25%, mentre il consorzio LTS chiede una quota maggiore.
Così, gran parte delle 250 spedizioni che ogni giorno partono su strada dall'impianto verso i distributori di Puglia, Basilicata, Campania e Calabria sono bloccate e i disagi cominciano ed emergere anche per gli automobilisti. L'Eni sta affrontando l'emergenza usando i depositi di Vibo Valentia, Ortona e Gaeta.
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