I corrieri espresso, pur riuscendo a mantenere le posizioni in questo delicato periodo di crisi congiunturale, devono fare i conti con le inefficienze logistiche delle aree urbane che rappresentano un bacino d'utenza fondamentale per le aziende del comparto.
Secondo i dati forniti dalla Consulta dell'Autotrasporto e della Logistica, la perdita di efficienza nell'industria italiana dei trasporti vale circa 10 miliardi di euro, mentre è proprio nelle aree urbane che si gioca una fetta importante del mercato della logistica. Partendo da queste considerazioni, Aicai ha recentemente affidato alla fondazione Astrid uno studio sul tema dell'accesso alle zone a traffico limitato di diversi Comuni italiani (per le quali vige una completa disomogeneità di applicazione tra diverse città), evidenziando una serie di soluzioni e alternative a costo zero che potrebbero generare consistenti recuperi di efficienza per l'intero sistema economico nazionale.
Il documento mette in evidenza "la necessità di migliorare l'efficienza tecnica degli operatori, incentivando od obbligando le imprese di trasporto a operare con fattori di carico ottimizzati e promuovere l'uso di veicoli a basso inquinamento, premiando i mezzi più moderni ed ecologici, o anche fissando date future di divieto assoluto di circolazione per quelli maggiormente inquinanti come è stato fatto a Berlino". La ricerca condotta da Astrid conclude sostenendo che: "Solo in questo modo gli operatori del trasporto merci, che rappresentano mediamente il 10-15% del traffico veicolare complessivo che entra quotidianamente nelle ZTL, sono spinti a rinnovare il loro parco veicoli e a minimizzare il numero dei viaggi e dei mezzi utilizzati: causa prima del contributo negativo generato dal settore commerciale sulla congestione del traffico".
Il settore dei corrieri espresso riesce comunque ad affrontare la crisi offrendo servizi sempre più personalizzati e a valore aggiunto, ma rimane ben lontano da replicare i risultati raggiunti nel decennio che va dal 2000 al 2009. Il trend emerge dalle statistiche sul 2011 raccolte da Aicai, l'Associazione Italiana dei Corrieri Internazionali che riunisce in Italia DHL Express Italy, FedEx Express, SDA Express Courier, TNT Express Italy e UPS. Nello scorso esercizio le imprese associate hanno complessivamente registrato un incremento del volume d'affari superiore al 3%, portando il valore del fatturato aggregato dai 2,39 miliardi di euro del 2010 ai 2,47 miliardi registrati nel 2011. Per quanto riguarda il numero totale di spedizioni, i maggiori corrieri nazionali hanno registrato nel 2011 un incremento di circa l'1% rispetto al 2010, passando da poco più di 140 milioni di colli a 141,8 milioni in dodici mesi. Tra il 2009 e il 2009, le aziende aderenti ad Aicai avevano quasi raddoppiando il proprio giro d'affari passando da 1,3 a 2,3 miliardi di euro.
Nicola Capuzzo
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