Dopo Moby, anche la Compagnia Italiana di Navigazione (e quindi Tirrenia) incassa l’approvazione del Tribunale di Milano alla procedura di concordato presentata nelle scorse settimane. Lo annuncia la stessa società in una nota diffusa nel pomeriggio del 5 luglio, precisando che “dopo aver superato il periodo di emergenza Covid19, grazie ad un focus sui ricavi e sulla marginalità, proseguirà in continuità il suo piano industriale e commerciale che ha già ottenuto un grande riconoscimento dal mercato in questo avvio di stagione turistica che conferma per la compagnia". Il percorso giudiziario di Cin è più complesso di quello di Moby, perché ostacolato dai procedimenti legali attuati dai commissari straordinari della Tirrenia AS, ossia la società scorporata prima della privatizzazione, che non hanno ancora ottenuto il pagamento da parte del Gruppo Onorato della somma stabilita per il passaggio degli asset e delle rotte (compresi i contributi per la continuità territoriale). Inoltre, gli altri creditori devono accettare il piano di rimborso presentato dalla compagnia marittima. Comunque, l’approvazione da parte del Tribunale di Milano dei concordati per Moby e Tirrenia assicurano la continuità dei servizi delle due compagnie.
