Intorno alle 8.40 (ora locale) del 12 giugno 2025 un container ha preso fuoco sulla nave Interasia Tenacity, mentre stava navigando al largo delle coste indiane del Kerala. Dopo aver ricevuto la chiamata di soccorso, la Guardia Costiera Indiana ha dispiegato la nave di pattugliamento offshore Sachet per fornire supporto nelle operazioni antincendio, affiancandola con un aereo Dornier della Guardia Costiera per effettuare una sorveglianza aerea e valutare la situazione.
Nonostante la rapida mobilitazione delle forze di soccorso, il comandante della portacontainer ha poi informato le Autorità che l'incendio era stato posto sotto controllo dall'equipaggio stesso e che non era necessaria ulteriore assistenza esterna. Tuttavia, la Guardia Costiera e la Marina hanno continuato a tenere attentamente sotto controllo la situazione e il viaggio della nave verso la sua destinazione. Questo sarebbe un evento poco importante, se non fosse il secondo incendio di una portacontainer avvenuto davanti alle coste del Kerala in pochi giorni, dopo quello della Wan Hai 503, avvenuto il 9 giugno.
Il caso della Wan Hai è stato molto più grave, perché le fiamme partite sempre da un container di sono estese all’intera nave, costringendo l’equipaggi ad abbandonarla. Il bilancio oggi conta diciotto marittimi in salvo e quattro dispersi. La nave trasportava anche materiali pericolosi e carburante, sollevando preoccupazioni per un potenziale disastro ambientale. Il 17 giugno l’incendio è sotto controllo, anche se non completamente estinto. Le Autorità indiane sono però riuscite e rimorchiare la nave lontano dalla costa, grazie a un intervento di tre persone che si sono calate a poppa da un elicottero e sono riuscite ad attaccare una cima del rimorchiatore oceanico Offshore Warrior. Ora il relitto della Wan Hai 503 si trova a circa 45 miglia nautiche dalla costa, in acque profonde oltre mille metri. Finora non sono state rilevate perdite di carburante
Questi due eventi avvenuti in breve tempo hanno spinto le Autorità indiane ad approfondire le indagini sulle portacontainer coinvolte e sulle misure di prevenzione attuate dagli armatori. Secondo un alto funzionario citato dal giornale New Indian Express, l'incendio sulla Wan Hai 503 sarebbe stato innescato da esplosivi trasportati senza adeguate precauzioni e il manifesto del carico non conteneva dettagli sugli esplosivi, il che avvalora l'ipotesi che la nave trasportasse merci non dichiarate.
Il 17 giugno, la Polizia Costiera di Fort Kochi ha aperto un fascicolo contro il proprietario della compagnia di navigazione, il capitano e i membri dell'equipaggio della nave. Il Fir accusa gli indagati di aver gestito la portacontainer in modo imprudente, probabilmente causando una minaccia alla vita umana pur sapendo che i container a bordo trasportavano materiali combustibili, sostanze esplosive e prodotti chimici pericolosi . Le accuse includono sezioni del codice Bharatiya Nyaya Sanhita relative alla navigazione imprudente, al pericolo nelle vie di navigazione pubblica e alla condotta negligente con sostanze velenose e combustibili.
Sempre nel Kerala, il 12 giugno l’Alta Corte ha ordinato il sequestro nel porto di Vizhinjam della portacontainer Msc Manasa F a causa di una richiesta di risarcimento presentata dall’esportatore indiano Mangalath Cashews per la perdita di un carico che era sulla Msc Elsa 3, affondata al largo della costa di Alappuzha il 25 maggio 2025, sempre al largo delle coste del Kerala a causa di un allagamento. Cashews ha chiesto un risarcimento di 180mila dollari e il sequestro sarà revocato solo se l'importo richiesto verrà depositato in tribunale o se verrà fornita un'adeguata garanzia.