Il 4 giugno 2025, la portacontainer Contship Era della compagnia Zim avrebbe dovuto caricare nel porto di Marsiglia-Fos tre container pieni di componenti di mitragliatrici prodotte dalla società francese Eurolinks e destinati all'esercito israeliano. Contro questa operazione si sono mobilitati i portuali, coordinati dal sindacato Cgt, che si sono rifiutati d'imbarcare i contenitori. In una nota, i lavoratori hanno spiegato che “non vogliono essere complici di massacri e perdite di vite umane”, rifiutando esplicitamente di partecipare a quello che definiscono il genocidio in corso orchestrato dal Governo israeliano. I portuali hanno identificato e messo da parte i container, dichiarando che “il porto di Marsiglia non deve servire ad alimentare l’esercito israeliano”.
La Contship Era sta proseguendo il viaggio verso Genova, dove ha programmato uno scalo tecnico e il sindacato di base Usb ha indetto un presidio la mattina del 7 giugno al varco di Ponte Etiopia perché i colleghi francesi hanno chiesto di verificare che non trasporti armi. I portuali genovesi e i sindacati coinvolti hanno ribadito la loro volontà di non essere complici del genocidio a Gaza e di opporsi a tutte le guerre. Hanno inoltre invitato la cittadinanza a partecipare al presidio e alle prossime mobilitazioni, tra cui uno sciopero generale previsto per il 20 giugno e una manifestazione nazionale contro le politiche di riarmo il 21 giugno a Roma. Oltre che i porti francesi e italiani, la mobilitazione internazionale dei portuali contro l’invio di armi all’esercito israeliano sta coinvolgendo anche quelli greci e marocchini.