Gli Houthi intensificano gli attacchi alle navi cargo in transito davanti alle coste dello Yemen. Dopo quello avvenuto il 6 luglio contro la rinfusiera greca Magic Seas – che ha causato l'incendio della nave e il suo abbandono da parte dell’equipaggio – il 7 luglio dalle coste yemenite è partito un secondo attacco, con modalità simili. È avvenuto all’alba, a circa 50 miglia nautiche a sud-ovest del porto di Hodeidah, considerata una roccaforte degli Houthi: tramite una combinazione di droni marini, piccoli motoscafi armati e probabili supporti via drone aereo è stata colpito il cargo Ethernity C, che trasportava carichi secchi. La nave batte bandiera liberiana ed è gestita dalla greca Cosmoship Management.
L’attacco ha lasciato la Ethernity C alla deriva, con il ponte di comando danneggiato, i sistemi di comunicazione compromessi e due membri dell’equipaggio gravemente feriti. Altri due risultano tuttora dispersi. La nave ospitava 22 marittimi, 21 dei quali filippini. Le guardie armate a bordo hanno tentato una difesa, ma l’intensità e la coordinazione dell’assalto hanno avuto la meglio. Dopo l’evacuazione dell’equipaggio la nave è alla deriva nel Mar Rosso.
La sorte della Magic Seas non è certa. Gli Houthi affermano che la nave è affondata dopo il loro attacco, ma la mattina dell’8 luglio non ci sono ancora conferme da fonti indipendenti. L’armatore greco Stem Shipping finora ha finora dichiarato che la nave ha danni estesi, un incendio a prua, allagamenti in sala macchine e perdita di potenza elettrica, che rendono “altamente probabile” la perdita della nave. UK Maritime Trade Operations e Operation Atalanta hanno emesso avvisi di sicurezza: l’ultima posizione nota (14°57′ N – 41°39′ E) indicava la nave alla deriva, senza luci e in progressivo sbandamento, mentre non risultano nuovi segnali Ais. Le Autorità considerano l’area pericolosa per eventuali tentativi di rimorchio o ispezione a causa della minaccia Houthi persistente.
Intanto l’equipaggio formato da 19 marittimi e tre guardie, tutto incolume, è stata sbarcato a Gibuti dalla portacontainer Saffen Prism, che lo ha tratto in salvo. Intanto, il Dipartimento filippino per i lavoratori migranti ha già disposto il divieto d’imbarco di marittimi filippini sulle navi gestite dagli armatori della Magic Seas e dell’Eternity C. se anche la Magic Seas è affondata o affonderà (evento ritenuto molto probabile), sarebbe il terzo affondamento causato dagli Houthi dall’inizio della loro campagna navale a sostegno di Gaza.
L’attacco ai due mercantili, avvenuto nel giro di 24 ore, rende molto difficile che gli armatori decidano di tornare nel Mar Rosso, almeno fino a quando la situazione a Gaza non si stabilirà. Invece di diminuire, i rischi per le navi e gli equipaggi stanno infatti aumentando, perché gli attacchi degli Houthi sono diventati più articolati e letali. Già prima di questi due eventi, i premi delle assicurazioni war-risk per il corridoio di Bab el-Mandeb erano cresciuti fino al 400% rispetto ai premi del 2023 e sicuramente aumenteranno ancora.
Finora le contromisure contro gli yemeniti non stanno producendo i risultati sperati. Poco dopo l’attacco alla Magic Seas, l’aviazione israeliana ha compiuto dei raid contro i porti yemeniti di Hodeidah, Ras Isa e Salif, danneggiando le infrastrutture portuali per circa 1,4 miliardi di dollari e riducendo del 70% la capacità logistica della regione, però l'attacco alla Ethernity C mostra che non hanno ridotto le capacità militari degli Houthi.
Neppure l’operazione multinazionale Prosperity Guardian, avviata dagli Stati Uniti nel dicembre 2023, non è riuscita a garantire la sicurezza nella regione. Francia, Italia e Spagna hanno scelto di non partecipare attivamente e il fallimento dell’accordo di maggio ha dimostrato quanto fragili siano le intese in un contesto segnato da rivalità regionali e interessi geopolitici incrociati. Gli ultimi attacchi confermano quindi che il Mar Rosso è diventato un punto critico della sicurezza internazionale. La sofisticazione militare degli Houthi, l’instabilità regionale e l’incapacità delle grandi potenze di garantire la sicurezza delle rotte commerciali rendono il quadro estremamente preoccupante. Finché non si troverà una soluzione politica duratura al conflitto yemenita, il rischio che questa crisi locale continui a produrre effetti globali resta altissimo.
































































