A maggio 2025 la tregua raggiunta tra Stati Uniti e Houthi sugli attacchi alle nevi in transito nel Mar Rosso ha aperto uno spiraglio per il ritorno dei transiti dei cargo nel Canale di Suez, dopo l’interruzione avvenuta alla fine del 2023 a causa dell’invasione israeliana di Gaza e la conseguente ritorsione degli Houthi. Ma all'inizio di giugno 2025 la maggior parte delle compagnie marittime continua a circumnavigare l’Africa per i collegamenti tra Asia ed Europa.
Con un’eccezione: la francese Cma Cgm, che non ha mai completamente interrotto la via del Mar Rosso e che ora sta aumentando i transiti per quella rotta. Infatti, i suoi servizi East Asia-Mediterranean Phoenician Express (Bex2) e Persian Gulf-Mediterranean Levant Middle East Express (Lmx), entrambi operati sotto l'Ocean Alliance, hanno continuato a utilizzare il Canale di Suez durante tutto il periodo di crisi. La compagnia afferma che il passaggio del Mar Rosso avverrà con la massima sicurezza, che resta la priorità assoluta e le sue navi viaggiano nell'area di conflitto sotto la protezione della Marina militare francese.
Da gennaio ad aprile 2025, sono transitate attraverso il Canale di Suez solo 647 portacontainer, con una trasformazione significativa nella tipologia delle imbarcazioni, secondo Alphaliner. Il 70,6% delle portacontainer che hanno attraversato il canale dall'inizio del 2025 sono del tipo sub-Panamax con capacità inferiore ai quattromila teu, rappresentando un cambiamento radicale rispetto ai livelli pre-crisi quando questa categoria costituiva solo il 10-15% del traffico totale. Ciò indica che il canale è usato per il cabotaggio. Ciò è confermato dal fatto che da più di un anno nessuna Ultra Large Container Ship o Megamax con capacità superiore ai 18mila teu ha attraversato il Canale di Suez.
Cma Cgm ha espresso la volontà di tornare al Canale di Suez già all’inizio di maggio 2025, durante un incontro avvenuto online con l’Autorità che gestisce il canale. Successivamente ha programmato il ritorno nel Mar Rosso per il suo servizio Medex, che collega India e Mediterraneo attraverso il Medio Oriente. Secondo quanto scrive Lynertica, l’esordio dovrebbe avvenire i 28 giugno, quando imboccherà il Canale di Suez la portacontainer Cma Cgm Pellas, che partirà dal porto indiano di Mundra il 7 giugno,. Poi toccherà alle Cma Cgm Nabucco e la Cma Cgm Titus, rispettivamente il 5 luglio e il 12 luglio.
Il servizio Medex riprenderà con una rotazione portuale rivista che include: Abu Dhabi - Jebel Ali - Karachi (temporaneamente omessa) - Mundra - Nhava Sheva - Colombo - Jeddah - Pireo - Malta - Genova - Fos-sur-Mer - Barcellona - Valencia - Jeddah - Abu Dhabi. Il servizio aggiornato opererà in un ciclo di dieci settimane utilizzando altrettante navi, ciascuna con capacità tra 6.000 e 10mila teu. La cinese Cosco continuerà a partecipare come charter di slot sulle navi Cma Cgm, etichettando il servizio Mina. Sebbene nessuna delle due compagnie abbia annunciato ufficialmente il ritorno alla rotta di Suez, i loro programmi di servizio riflettono transiti nel Mar Rosso.
Per far tornare le navi nel canale, l’Autorità che lo gestisce ha avviato un programma d’incentivi, iniziato il 15 maggio 2025 con uno sconto del 15% sulle tariffe di transito per le portacontainer con un tonnellaggio netto di 130mila tonnellate o superiore. Questo incentivo durerà novanta giorni. Inoltre, l’Autorità ha avviato nelle scorse settimane una serie di consultazioni con compagnie di navigazione, armatori e agenzie marittime per analizzare l'impatto delle evoluzioni geopolitiche sul traffico navale.
Ma i tempi del ritorno non sembrano brevi. Un'indagine del settore condotta dalla società di consulenza marittima Drewry mostra che il 54% degli intervistati conta sulla ripresa delle operazioni su larga scala del Canale di Suez entro la fine del 2025, con il 29% che prevede una riapertura nel 2026. I principali vettori, inclusi Maersk e Hapag-Lloyd, hanno dichiarato che non torneranno alle operazioni regolari nella regione fino a quando non ci saranno almeno tre mesi di stabilità senza attacchi, insieme a garanzie di sicurezza più ampie.
Un’altra condizione fondamentale per riportare le navi verso il Canale di Suez è la riduzione dei premi assicurativi per la navigazione nell’area del Mar Rosso, che è ancora nella lista ad alto rischio per molti assicuratori. Nel settembre 2024, Reuters ha riportato che i premi di rischio di sicurezza per le navi che navigano attraverso la regione erano saliti al 2% del valore della nave, rispetto allo 0,7% all'inizio di quel mese.