L’ultima settimana di maggio 2025 mostra una forte tensione al rialzo per il trasporto marittimo di container: secondo l’ultimo aggiornamento del World Container Index diffuso il 29 maggio da Drewry, l’indice composito – che comprende tutte le rotte - è balzato del 10% su base settimanale, raggiungendo i 2.508 dollari per container da 40 piedi. Si tratta della prima crescita a doppia cifra di questo indice dal luglio 2024, a conferma di un'accelerazione improvvisa dei noli, soprattutto sulle rotte tra Asia e Stati Uniti.
Il segmento più dinamico è senza dubbio quello transpacifico. La tratta Shanghai–Los Angeles ha registrato un incremento del 17% rispetto alla settimana precedente, con un nolo medio che ha raggiunto i 3.738 dollari per feu. Crescita a doppia cifra anche per la rotta Shanghai–New York, salita del 14% in una settimana. Secondo Drewry, la domanda è tornata a crescere con decisione dopo l’annuncio del presidente Trump di una “pausa” sui dazi all’importazione: una mossa politica che ha di fatto riattivato gli ordinativi statunitensi e spinto al rialzo i noli sulle rotte est-ovest.
Le rotte verso l’Europa mostrano rialzi più contenuti. Il collegamento Shanghai–Rotterdam ha segnato un incremento del 6% su base settimanale, mentre quello Shanghai–Genova si è fermato a un +3%. Pur meno eclatanti rispetto al boom transpacifico, questi dati suggeriscono un rimbalzo progressivo anche per i flussi Asia-Europa, probabilmente sostenuti da un moderato incremento delle esportazioni asiatiche nel periodo pre-estivo.
Resta invece stabile la rotta trans-atlantica, dove il trasporto di un container da 40 piedi costa mediamente l’uno percento in meno rispetto alla settimana precedente (toccando 1.939 dollari per feu) e quello in direzione inversa è salito della stessa percentuale a 830 dollari. Nonostante il momento positivo, Drewry invita alla cautela. La società di analisi prevede che l’attuale equilibrio tra offerta e domanda possa deteriorarsi nel secondo semestre 2025. L’arrivo di nuove unità navali, sommato all’incertezza sull’evoluzione delle tariffe doganali e sull’effetto delle sanzioni americane contro le flotte cinesi, potrebbe innescare una nuova fase di volatilità, con noli in discesa.