Genova guarda al futuro rispolverando lo spirito del 1945, quando dalle macerie della guerra prese forma la rinascita del suo porto. Il 16 giugno, a 80 anni dalla fondazione, Assagenti – che rappresenta agenti e mediatori marittimi – ha colto l’occasione della sua assemblea celebrativa per lanciare una proposta dal forte impatto strategico: istituire un tavolo di coordinamento permanente tra porto, industria e istituzioni. Un organismo con funzioni consultive e operative, capace di affrontare in modo sinergico le sfide della logistica moderna e dell’economia industriale, superando ritardi e ostacoli burocratici.
La proposta, avanzata dal presidente di Assagenti, Gianluca Croce, ha raccolto l’immediato consenso del vice-ministro dei Trasporti Edoardo Rixi e del presidente della Regione Liguria Marco Bucci. Il progetto vuole realizzare un’interfaccia stabile tra il sistema portuale genovese e le grandi industrie del quadrante nord-ovest – Liguria, Piemonte, Lombardia, ma anche Emilia Romagna – con l’obiettivo di accelerare decisioni strategiche, estendere la digitalizzazione delle infrastrutture logistiche e ridurre i tempi decisionali.
“La logica del fare che animava i nostri predecessori nell’immediato dopoguerra, è quella che deve guidarci anche oggi”, ha affermato Croce. “Occorre un approccio pragmatico, che metta al centro le necessità operative di chi il porto lo vive e lo alimenta ogni giorno, dialogando direttamente con chi produce, investe e trasporta”. Secondo l’associazione, l’attuale congiuntura, segnata dalle difficoltà logistiche del Nord Europa – aggravate dalla crisi delle vie fluviali – offre un’opportunità irripetibile per rafforzare l’intermodalità e rendere più competitivo il sistema industriale nazionale.
Secondo un’elaborazione preliminare del Centro Giuseppe Bono illustrata durante l’evento, un aumento del 18% del traffico destinato all’industria manifatturiera movimentato dal porto di Genova potrebbe generare un vantaggio sui costi finali dei prodotti fino al 7%. Il tavolo immaginato da Assagenti vuole essere un tentativo di abbattere i muri che spesso separano i decisori pubblici dal mondo imprenditoriale, e di accelerare quella transizione infrastrutturale e digitale che può restituire centralità al nostro Paese.
La proposta ha trovato eco nelle parole dell’Assessore Claudia Maria Terzi (Lombardia), dell’Assessore Enrico Bussalino (Piemonte) e del Presidente dell’Emilia Romagna Michele De Pascale, che hanno sottolineato la necessità di un fronte comune per rafforzare la rete logistica del Nord-Ovest. Una visione condivisa anche dai vertici delle principali associazioni armatoriali italiane, Stefano Messina per Assarmatori e Mario Zanetti per Confitarma, a testimonianza di un sistema che vuole fare squadra.
L’assemblea di Assagenti ha rappresentato anche un momento di passaggio simbolico, con la prima partecipazione della nuova sindaca di Genova Silvia Salis e l’esordio pubblico del commissario del porto di Genova e Savona, Matteo Paroli. Infine, a legare idealmente la visione del futuro con la memoria del passato, le testimonianze di figure storiche della portualità genovese come Franco Zuccarino, Gianfranco Duci, Giovanni Novi e Marcello Cignolini.