Il settore del trasporto merci, magazzinaggio e logistica si conferma al centro della ripresa economica italiana, con elevate previsioni di crescita dell'occupazione: secondo i dati del Bollettino del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, questo comparto rappresenta oggi un'opportunità concreta per migliaia di lavoratori, ma al tempo stesso evidenzia criticità strutturali che rischiano di frenare lo sviluppo del settore.
Secondo il bollettino di giugno 2025, per il trimestre giugno-agosto 2025, questo comparto prevede 99.400 nuove assunzioni. Nel solo mese di giugno 2025, le opportunità lavorative ammontano a 37.350 unità. L'analisi delle singole figure professionali rivela una domanda concentrata su profili operativi e specializzati. Al primo posto troviamo i magazzinieri addetti alla movimentazione delle merci con 14.470 entrate previste, seguiti a ruota dagli autisti di veicoli industriali con 14.360 posizioni. Questi due profili da soli rappresentano quasi la metà delle opportunità nel settore.
Significativa anche la richiesta di addetti alle consegne di merci con mezzo aziendale (6.370 entrate) e conducenti di furgoni per trasporto e consegna merci (3.350 posizioni), a testimonianza della crescita costante del commercio elettronico e delle consegne a domicilio. Non mancano le opportunità per profili più qualificati: gli addetti alla gestione della logistica di magazzino raggiungono 1.670 entrate, mentre figure manageriali come i responsabili organizzazione trasporti (230 posizioni) e i responsabili dei sistemi logistici e di distribuzione (180 posizioni) confermano l'evoluzione tecnologica del settore.
La struttura occupazionale del settore riflette la sua natura prevalentemente operativa. I conduttori di impianti e macchine rappresentano il 44,5% delle entrate previste, mentre le professioni non qualificate raggiungono il 44,6%. Gli impiegati si fermano al 6,4%, seguiti dalle professioni tecniche (2,7%) e commerciali (1,5%). Residuale la quota delle professioni intellettuali e scientifiche (0,2%). Questa composizione evidenzia come il settore offra principalmente opportunità per lavoratori con competenze operative e tecniche, ma sottolinea anche la necessità di una maggiore qualificazione professionale per sostenere l'innovazione tecnologica che sta investendo il comparto.
Nonostante l'elevata domanda di lavoro, il settore deve fare i conti con difficoltà di reperimento del personale. Gli autisti rappresentano il caso più critico: il 55,5% dei profili risulta di difficile reperimento, principalmente per mancanza di candidati (39,6%) e preparazione inadeguata (11,1%). La situazione è aggravata dal fatto che il 51% di queste posizioni richiede esperienza specifica. Anche per il personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci la situazione non è rosea: il 34,1% dei profili è di difficile reperimento, con mancanza di candidati al 22,3% e preparazione inadeguata all'8,1%. Rilevante è il dato relativo agli addetti alla gestione amministrativa della logistica, dove il 32,8% dei profili è di difficile reperimento, con il 36,4% delle posizioni che richiede esperienza.
Il problema della carenza di personale qualificato emerge chiaramente dall'analisi dei titoli di studio richiesti. Gli indirizzi di istruzione secondaria "Trasporti e logistica" presentano una difficoltà di reperimento del 41,3%, mentre i titoli di qualifica o diploma professionale "Sistemi e servizi logistici" mostrano difficoltà del 37,2%. Questi dati suggeriscono un disallineamento tra l'offerta formativa del sistema scolastico e le necessità reali del mercato del lavoro, con conseguenze negative sulla competitività del settore.
Il settore dei servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio si distingue per l'elevato ricorso alla manodopera straniera, con il 30% delle entrate complessive coperte da lavoratori immigrati. Dal punto di vista anagrafico, le opportunità per i giovani sotto i 30 anni variano secondo il profilo professionale. Gli addetti alla gestione amministrativa della logistica vedono il 37,4% di assunzioni sotto i 30 anni, mentre per il personale non qualificato la percentuale scende al 33,4%. Più limitato l'accesso dei giovani ai ruoli di conduttori di veicoli (13,1%), probabilmente a causa dei requisiti di esperienza e delle patenti speciali richieste.
Sul fronte delle competenze richieste, emerge la necessità di profili sempre più flessibili e innovativi. Per gli addetti alla gestione amministrativa della logistica, il 21,2% dovrà applicare soluzioni creative e innovative, mentre il 17,7% dovrà coordinare altre persone. Anche per i ruoli operativi cresce la richiesta di competenze trasversali: il 5,9% dei conduttori di veicoli dovrà applicare soluzioni creative e il 9% coordinerà altre persone.
L'analisi dei livelli di istruzione richiesti conferma la vocazione tecnico-operativa del settore. Per i conduttori di veicoli, i livelli più richiesti sono la qualifica o diploma professionale (53,8%) e la scuola dell'obbligo (35,6%). Simile la situazione per il personale non qualificato, con qualifica professionale al 48,8% e scuola dell'obbligo al 38,4%. Diverso il panorama per gli addetti alla gestione amministrativa della logistica, dove prevale l'istruzione secondaria (66%) seguita dalla qualifica professionale (23,6%), evidenziando un progressivo innalzamento del livello di scolarizzazione richiesto per i ruoli amministrativi.