Dopo il sequestro di 86 milioni di euro attuato il 14 dicembre 2023 dalla Procura di Milano nei confronti di Ups per somministrazione illecita di manodopera e frode fiscale, il giorno successivo la multinazionale ha espresso la sua posizione in una breve nota diffusa alla stampa che dice: “Portiamo avanti le nostre attività nel rispetto delle leggi e dei regolamenti vigenti a livello locale. Comprendiamo le ragioni sollevate dal Pubblico Ministero e abbiamo attive politiche e procedure all'interno del nostro programma di conformità che affrontano specificamente tali questioni. Desideriamo precisare che questa indagine, che è ancora in una fase preliminare, riguarda presunte dichiarazioni fiscali irregolari e non il ‘caporalato’ (pratiche di lavoro illecite) o la criminalità organizzata. Stiamo collaborando pienamente con le Autorità e, poiché l'indagine è ancora in corso, al momento non possiamo fornire ulteriori dettagli”.
