Ci sono volute diverse ore di lavoro dei Vigili del Fuoco per spegnere le fiamme che alle 18.00 del 28 maggio 2025 si sono sprigionate in un magazzino dell’Interporto di Nola, che stoccava materiale plastico. L’intervento dei pompieri ha evitato un’eccessiva estensione dell’incendio, che comunque è riuscito a distruggere cinque capannoni del lotto D1, che contenevano anche articoli di cancelleria, prodotti natalizi e tessuti, con danni ingenti alle strutture e alle merci. Non ci sono comunque feriti, perché era già smontato il turno pomeridiano dei lavoratori. Si stima che l’incendio abbia coinvolto una superficie di circa tremila metri quadrati.
Le fiamme hanno causato una nube nera, che ha messo in allarme i Comuni circostanti di Cicciano, Tufino, Mandamento Baianese e Valle Caudina per il timore di un inquinamento atmosferico. L’Arpac, l’agenzia regionale per la protezione ambientale, ha installato centraline mobili per misurare la qualità dell’aria, verificando in particolare la presenza di particolato e composti tossici derivanti dalla combustione dei materiali plastici. Le prime analisi sono attese nei giorni successivi, ma nel frattempo le autorità sanitarie raccomandano di evitare il consumo di prodotti agricoli provenienti dalle zone esposte alla nube.
La Procura di Napoli ha aperto un’indagine per incendio e inquinamento ambientale, affidando ai Vigili del Fuoco l’accertamento delle cause, ancora ignote. In attesa di sviluppi, l’intera area colpita resta sotto osservazione per valutare i danni strutturali e il rischio di nuovi focolai.