In un’operazione antidroga rivelata il 16 giugno 2025, la Guardia di Finanza di Napoli ha scoperto oltre 100 chilogrammi di ketamina all’interno di pacchi diretti a Los Angeles, nascosti tra confezioni di pasta e farina. L’operazione, condotta dai militi del Gruppo di Frattamaggiore, è avvenuta in un centro di spedizione situato nell’area nord della provincia partenopea, di cui non è stato rivelato il nome. Durante i controlli di routine, le Fiamme Gialle hanno individuato alcune spedizioni sospette per via dell’apparente incongruenza tra il valore dichiarato della merce e la loro destinazione finale. Grazie anche a un’unità cinofila, i finanziari hanno scoperto droga sigillata in involucri di cellophane, nascosti tra i generi alimentari.
L’utilizzo di filiere apparentemente legittime, in particolare quelle legate all'esportazione alimentare, rappresenta una vulnerabilità concreta e attuale per il comparto della logistica. I traffici illeciti trovano nell’internazionalizzazione delle merci – soprattutto quelle a lunga conservazione – un canale privilegiato per mascherare spedizioni ad alto rischio. La pasta e la farina, prodotti comuni e di facile movimentazione, si prestano perfettamente come copertura per operazioni criminali ben organizzate.
Secondo le stime fornite dagli inquirenti, la ketamina sequestrata avrebbe potuto generare ricavi per diversi milioni di euro una volta immessa sul mercato. Utilizzata come base per la cosiddetta “cocaina rosa”, la sostanza è al centro di un fenomeno in rapida crescita che alimenta la domanda tra le fasce più giovani e benestanti della popolazione. Nota anche come “droga dei ricchi”, può raggiungere i 400 euro al grammo e viene spesso commercializzata in ambienti esclusivi, rendendo difficile il tracciamento dei flussi e dei consumatori finali.