Volvo Trucks Italia ha raggiunto un importante obiettivo ambientale: zero conferimenti di rifiuti in discarica nei sedici impianti del Volvo Truck Center Italia. Il risultato, ottenuto in collaborazione con Omnisyst, rappresenta un traguardo concreto nella gestione sostenibile dei rifiuti industriali, un ambito spesso trascurato, ma importante per la transizione ecologica. Dal 2019 a oggi, i siti italiani della rete d’assistenza Volvo hanno gestito in modo tracciabile oltre 3.850 tonnellate di rifiuti, senza inviarne neanche una in discarica. Il progetto ha incluso anche la compensazione di oltre 38 tonnellate di CO2 equivalente, ma il vero cuore dell’iniziativa è stata la prevenzione delle emissioni grazie all’efficienza logistica e alla selezione di impianti di trattamento in prossimità.
Dietro questo traguardo, c’è una strategia articolata che unisce tecnologia, governo e responsabilità condivisa. Volvo Trucks ha affrontato una sfida notevole: garantire livelli ambientali elevati in una rete produttiva distribuita su sedici sedi, ciascuna con caratteristiche operative differenti. La chiave del successo è stata una gestione integrata, affidata a Omnisyst, realtà specializzata nell’economia circolare applicata al settore industriale.
L’azienda ha sviluppato per Volvo Trucks un software proprietario che digitalizza l’intero processo ambientale: dalla raccolta dei dati alla tracciabilità dei flussi, fino alla reportistica conforme alla normativa vigente. Questo sistema consente controllo continuo, procedure omogenee e una gestione operativa snella. Questo modello si basa su tre pilastri: digitalizzazione, prossimità logistica e presidio qualificato del territorio. La rete di fornitori, selezionati con audit continui e criteri stringenti, garantisce la copertura omogenea delle diverse sedi, minimizzando rischi e costi, e assicurando una conformità regolamentare anche nei contesti più complessi.
In molti dei centri Volvo italiani, la totalità dei rifiuti viene già avviata a recupero. Nei casi in cui ciò non è possibile, sono impiegati trattamenti in D8 e D9 – ovvero depurazione biologica e chimico-fisica – per i residui più difficili da gestire. L’alternativa, la termovalorizzazione, è considerata solo come ultima possibilità, data la sua maggiore incidenza ambientale ed economica. Il dato forse più significativo è proprio quello legato alla riduzione alla fonte delle emissioni: grazie al miglioramento dei trasporti e alla scelta di impianti vicini, la quota di CO2 da compensare è in costante diminuzione. Un algoritmo sviluppato da Omnisyst consente il calcolo preciso delle emissioni residue, compensate poi con crediti certificati.
Ogni sede Volvo può contare su una figura dedicata: l’Agente della Sostenibilità. Non si tratta di un ruolo formale, ma di un presidio attivo, incaricato di tradurre in pratica le linee guida ambientali della Casa madre e proporre miglioramenti su misura. Una figura che trasforma la sostenibilità da valore astratto a pratica quotidiana. Come sottolinea Camilla Ridolfi, Hseq Manager di Volvo Trucks Italia: “Gli Agenti della Sostenibilità sono i custodi locali della nostra visione. La loro presenza capillare garantisce un presidio costante e consapevole, rendendo la sostenibilità un valore vissuto”.