Nonostante possa essere considerata quasi un modello a livello europeo per capacità e prestazioni, la rete ferroviaria della Svizzera ha bisogno di ulteriori investimenti per venire incontro a una domanda sempre crescente e per restare costantemente aggiornata. Sono numerosi i programmi di interventi in corso o programmati. Nel corso del 2024, secondo l’Ufficio federale dei trasporti (Uft), sono stati raggiunti importanti traguardi intermedi, illustrati in dettaglio nell’annuale rapporto sullo stato dei lavori.
Ma nonostante i traguardi intermedi raggiunti, l’ulteriore sviluppo della rete ferroviaria non procede come previsto. Contemporaneamente vengono evidenziati anche elevati costi aggiuntivi, che richiedono ulteriori risorse ormai indispensabili per garantire gli ampliamenti dell’offerta stabiliti dai piani di investimento fino al 2035. Le ferrovie parlano della necessità di fondi aggiuntivi per quasi 15 miliardi di euro in un decennio.
Molti degli investimenti in corso puntano al potenziamento dell’offerta del servizio passeggeri con l’adeguamento di stazioni e l’aumento della capacità che si traduce in corse più frequenti, ma ci sono anche opere che possono avere un risvolto positivo per il trasporto merci. Occorre però segnalare che una di queste opere, anzi forse la più significativa, è di fatto al palo. Si tratta del raddoppio della galleria di base del Lötschberg.
Nel marzo 2024, superando non poche resistenze politiche, il Parlamento federale aveva approvato il progetto per l’ampliamento integrale del tunnel di base in alternativa a quello parziale prima ipotizzato. In pratica si è preso atto come nel 2007 la scelta di aver realizzato solo a tappe la galleria di base lunga 34,6 chilometri, abbia portato rapidamente alla saturazione della linea. A raddoppio concluso, in prospettiva sarà possibile instradare tutti i treni merci attraverso il nuovo tunnel e non come avviene ora utilizzando anche la linea di valico con un aumento significativo della capacità e potenzialità della linea.
Ma una complessa vicenda giudiziaria sta complicando tutti i piani di intervento. Solo la realizzazione dei lotti preliminari procede secondo programma, fatta eccezione per il risanamento dei cunicoli di servizio di Kandertal e Mitholz. Contro l’approvazione di quello di Mitholz era stato presentato un ricorso al Tribunale amministrativo federale che però lo ha respinto nel novembre 2024, compresa la richiesta di sospensiva. In questo modo nel febbraio 2025 i lavori sono stati riavviati.
Ma non è finita qui, perché era stato presentato un ulteriore ricorso contro l’approvazione dei piani per l’ampliamento parziale (nell’ipotesi poi modificata dal Parlamento), respinto anche questo dalla giustizia amministrativa a fine 2024, ma la decisione è stata impugnata davanti alle autorità federali. La pubblicazione dei piani con la modifica del progetto sulla base dell’ampliamento integrale potrà avvenire solo dopo la conclusione del ricorso che l’Uft auspica avvenga entro il 2025. Il cronoprogramma prevede la messa in servizio del nuovo Lötschberg nel 2035, ma solo a patto che l’impasse venga superato.
Nel 2024 diversi interventi sono entrati in una nuova fase di progettazione: è stato per esempio avviato il progetto di massima per i binari supplementari nella stazione di smistamento di Basilea e i progetti a Chiasso e a Romont (tra Losanna e Friburgo) sono entrati nelle fasi di progetto di pubblicazione e di progetto definitivo, rispettivamente per il traffico a carro completo isolato e per l’aumento delle prestazioni. Inoltre, sempre nel 2024, è stata avviata la procedura di approvazione dei piani per il prolungamento dei binari per il servizio merci a Maroggia-Melano.
Procedono secondo programma anche il grande progetto della galleria di Brütten (Zurigo-Winterthur), il nuovo raddoppio di binario approvato dal Parlamento tra Morges e Perroy così come la definizione di massima della «ligne directe» tra Neuchâtel e La Chaux-de-Fonds. Continua rapidamente la realizzazione anche del raddoppio di binario tra Grellingen e Duggingen.
Piermario Curti Sacchi