È uno dei maggiori progetti ferroviari finora avviati in Polonia: si tratta dell’ammodernamento e del raddoppio dei binari della ferrovia che dal nodo di Białystok, la maggiore città polacca nord-orientale posta a poco più di 40 chilometri in linea d’aria dal confine con la Bielorussia, porta verso nord a Ełk, a una settantina di chilometri dalla Lituania. La direttrice ferroviaria coinvolta nel progetto di potenziamento e riqualificazione ha uno sviluppo di circa cento chilometri: qui sono previsti investimenti per oltre 1,4 miliardi di euro, cofinanziati per buona parte dal programma Cef (Connecting Europe Ffacility). Il robusto contributo finanziario comunitario non è del tutto fuori luogo, perché questa linea pur svolgendo indubbiamente un ruolo di collegamento interno alla Polonia, rappresenta anche un segmento del corridoio internazionale nord-sud ricompreso nel progetto di Rail Baltica.
Se si dà uno sguardo a una mappa tecnica delle infrastrutture ferroviarie d’Europa si può notare come quest’area geografica polacca rappresenta l’estremo confine per la rete comunitaria elettrificata e lo scartamento standard europeo. Ecco perché questo progetto riveste un particolare significato, in quanto integra i corridoi polacchi con quelli in costruzione verso le Repubbliche Baltiche. A nord di Ełk si raggiunge il nodo di Kaunas, che rappresenta il punto di raccordo con le ferrovie della Lituania e con il nuovo corridoio di Rail Baltica: per questo motivo è in corso la conversione allo scartamento standard europeo.
La gara d’appalto per i lavori di ristrutturazione della Białystok-Ełk sarà lanciata a breve e sarà riservata alle imprese occidentali e questa è di fatto una novità nei lavori pubblici polacchi. Le caratteristiche della linea saranno quelle di un moderno tracciato a doppio binario, elettrificato ed equipaggiato con il sistema di segnalamento europeo Etcs L2 e con la completa soppressione degli attuali passaggi a livello. La gestione del traffico sarà centralizzata dal posto unico di controllo di Białystok. Tra le opere d’arte principali ci saranno una ventina di manufatti stradali, insieme a dodici viadotti ferroviari e altrettanti sottopassi. I treni merci potranno percorrere la linea ammodernata fino a una velocità di 120 km/h con una lunghezza dei convogli secondo il modulo europeo di 750 metri, mentre i convogli passeggeri potranno viaggiare fino a 200 km/h.
Questo itinerario riveste anche un carattere militare in quanto corridoio privilegiato scelto dalla Nato per i movimenti di armamenti e materiali verso le Repubbliche Baltiche. Il contributo comunitario del programma Cef non è limitato alla linea Białystok-Ełk, ma si estende anche ad altri interventi di ammodernamento e potenziamento della rete ferroviaria polacca nella regione nord-orientale, come la linea tra Osowiec ed Ełk lunga quasi trecento chilometri.
Piermario Curti Sacchi