Il Traforo del Monte Bianco chiuderà completamente al traffico per circa quindici settimane, dalle ore 17.00 di lunedì 1 settembre 2025 fino alle ore 17.00 di venerdì 12 dicembre 2025. Lo ha annunciato il 19 maggio 2025 il gestore binazionale Tmb-Geie, spiegando che l’interruzione prolungata si rende necessaria per realizzare il secondo cantiere-test dedicato al risanamento della volta. Dopo l’esperienza del 2024, il nuovo intervento interesserà 254 metri di calotta, situati immediatamente a monte e a valle di uno dei tratti già rinnovati lo scorso anno. I lavori prevedono la demolizione e la ricostruzione completa della sezione, impiegando le medesime tecniche sperimentate nel primo cantiere.
La natura dell’intervento impone la rimozione di tutti i dispositivi di sicurezza fissati alla volta, come ventilatori, telecamere e sensori termometrici. Questa condizione rende impossibile organizzare chiusure parziali o limitate a determinati orari: il traforo dovrà restare completamente chiuso alla circolazione per l’intera durata dei lavori. Si tratta di un’operazione delicata e complessa, che rientra in un piano generale di ammodernamento dell’infrastruttura, inaugurata oltre sessant’anni fa, e che comporta un investimento totale di 50 milioni di euro.
La finestra temporale scelta non è casuale. Il periodo autunnale è infatti quello in cui si registra il minor afflusso di veicoli leggeri, che nel 2024 hanno rappresentato il 75% del traffico complessivo del traforo. Puntare su questi mesi dovrebbe quindi consentire di contenere gli effetti negativi sulla mobilità turistica e sull’economia dei territori interessati. Nonostante il calendario annunciato, il consorzio Tmb-Geie si è impegnato a riaprire il tunnel anche in anticipo, nel caso in cui l’avanzamento dei lavori lo permettesse. Le Autorità italiane e francesi saranno costantemente aggiornate sull’evoluzione del cantiere.
Durante la chiusura, i veicoli industriali saranno in larga parte deviati verso il Traforo del Frejus, che secondo le stime dovrebbe assorbire il 90% del traffico commerciale. I veicoli leggeri, invece, potranno redistribuirsi tra il Gran San Bernardo, il Frejus stesso e i principali valichi alpini, come il Piccolo San Bernardo o il Monginevro, in base all’origine e alla destinazione del viaggio.
Per ridurre i disagi all’utenza abituale, gli abbonamenti da 10 o 20 transiti ancora validi al 1 settembre 2025 saranno prorogati automaticamente di quattro mesi, senza bisogno di alcuna richiesta da parte dei titolari. Tutte le informazioni relative ai lavori, ai percorsi alternativi e alle condizioni del traffico saranno consultabili in tempo reale sul sito tunnelmb.net e tramite l’app ufficiale Tmb Mobility.