In Austria il conto alla rovescia che precede l’apertura all’esercizio può partire dopo che sono stati concluse positivamente oltre 280 prove con varie tipologie di treni e con velocità crescenti fino a 250 km/ora. I collaudi si sono concentrati soprattutto sul tunnel di base di 32,9 chilometri che sottopassa la Koralpe e che rappresenta sicuramente l’opera d’arte principale della nuova direttrice ferroviaria, conosciuta come Koralmbahn.
La nuova ferrovia per la quale sono stati investiti sei miliardi di euro, si sviluppa per 130 chilometri tra Klagenfurt in Carinzia e Graz nella Stiria, collegando trasversalmente l’Austria meridionale. Per il trasporto merci, compreso quello transfrontaliero che dall’Italia raggiunge l’Europa centro-orientale, non è un eufemismo parlare di svolta storica. E anche in Austria, con una certa enfasi, la Koralmbahn viene definita il progetto del secolo. La nuova ferrovia, infatti, non è l’adattamento di un tracciato esistente, se non in minima parte, o solo un tunnel di base paragonabile al Gottardo, al Brennero o al nuovo Moncenisio, ma un tassello mancante che va a integrarsi nel corridoio Baltico-Adriatico.
Concluse le prove, sono ancora in corso le procedure di autorizzazione, ma c’è la conferma che la Koralmbahn sarà interamente percorribile per tutte le tipologie di treni con il cambio orario del 14 dicembre 2025. Ma per i treni merci il taglio del nastro avverrà già a partire da ottobre. Analogamente a quanto si è visto con il tunnel di base del Gottardo, l’esercizio ferroviario prima dell’apertura definitiva, prende il via con il transito dei treni merci così da verificare sul campo la piena funzionalità della linea e di tutti i suoi apparati ed evitare eventuali casi di emergenza che con i treni passeggeri richiederebbero il soccorso in galleria di tutti i viaggiatori.
Il tracciato ferroviario ad alta capacità della Koralmbahn offre le condizioni più favorevoli per il transito dei treni merci a lunga composizione evitando la necessità delle doppie trazioni, in quanto la ferrovia può essere considerata come un percorso di pianura. Per questo motivo le ferrovie austriache prevedono un significativo aumento dei treni merci settimanali lungo il corridoio meridionale che potranno passare dagli attuali 40 ad almeno un centinaio.
Il porto di Trieste e l’Italia settentrionale trarranno i maggiori benefici con l’apertura della Koralmbahn. Sul lato austriaco, invece, Graz con il suo Cargo Center punterà ad affermarsi ulteriormente come hub logistico verso la Polonia, la Romania e l’Europa sud-orientale. Ma i benefici si avvertiranno anche in tutta l’area trasversale che dalla Baviera coinvolge il Baden-Württemberg e la regione Reno-Meno.
La nuova ferrovia sotto la Koralpe ha stimolato una serie d’interventi di adeguamento e ammodernamento della rete ferroviaria austriaca direttamente interessata dalla nuova direttrice: questi investimenti riguardano da una parte, a ovest, la rete della Carinzia, dall’altra, a est, le ferrovie della Stiria. In Carinzia i cantieri sono stati aperti soprattutto per riqualificare secondo gli standard più elevati la ferrovia che da Villach, e quindi indirettamente anche dall’Italia attraverso Tarvisio, arriva a Klagenfurt, porta d’accesso occidentale della Koralmbahn. Saranno invece più lunghe le prospettive che riguardano il maggior investimento già avviato e indirizzato al traffico merci, vale a dire il vasto programma di ammodernamento dello scalo di smistamento di Villach-Süd che entro il 2040 sarà completamente ristrutturato in diverse fasi insieme alla sede logistica del terminal intermodale di Fürnitz.
Non va poi persa di vista l’altra grande opera in avanzata fase di realizzazione con un investimento di 4,2 miliardi di euro e che avrà un impatto per la rete austriaca analogo a quello della Koralmbahn: il nuovo tunnel di base del Semmering lungo 27,3 chilometri, alternativo alla storica linea di montagna, tra Gloggnitz nella Bassa Austria e Mürzzuschlag nella Stiria. La previsione di apertura è fissata per il 2030. Si avrà così un tracciato più favorevole per i treni merci quale collegamento centrale del corridoio Baltico-Adriatico tra la portualità adriatica e il Mar Baltico in Polonia, passando per Graz e Vienna.
Piermario Curti Sacchi