Un episodio di frode e pericolo ambientale ha recentemente interessato l’A22, l’Autostrada del Brennero, mettendo in luce un fenomeno che continua a rappresentare una sfida per le autorità italiane: il contrabbando di prodotti petroliferi. La vicenda ha coinvolto un autoarticolato fermo in un’area di parcheggio in direzione sud, tra Brennero e Vipiteno, da cui fuoriusciva una notevole quantità di gasolio.
Nel pomeriggio di sabato 18 gennaio 2025, un camionista in sosta presso una piazzola di sosta ha notato la perdita di carburante in un autoarticolato adiacente e, temendo un incendio, ha immediatamente allertato i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco Volontari di Vipiteno, gli Ausiliari della società A22 e la Polizia Stradale, che hanno messo in sicurezza l’area. Tuttavia, un’ispezione più approfondita ha rivelato che il problema non derivava da un guasto al veicolo, bensì dal carico trasportato: contenitori in plastica da mille litri ciascuno, uno dei quali danneggiato durante il tragitto.
Il conducente, un cittadino ucraino alla guida di un mezzo con targa polacca, ha dichiarato di trasportare olio lubrificante. Tuttavia, il forte odore di carburante ha spinto gli agenti della Polizia Stradale a richiedere l’intervento della Guardia di Finanza. Le Fiamme Gialle della Compagnia di Bressanone hanno esaminato i documenti di trasporto, riscontrando incongruenze significative: il veicolo era partito da una località vicino a Berlino e risultava diretto a Napoli, nonostante i documenti indicassero come destinataria una società spagnola.
L’analisi chimica del carico ha confermato i sospetti: i contenitori non contenevano olio lubrificante, ma un liquido simile al gasolio, noto come designer fuel. Queste miscele idrocarburiche, pur formalmente classificate come oli, mantengono proprietà di combustione analoghe al carburante per autotrazione, permettendo di aggirare il regime di tracciabilità e di eludere le accise. La Guardia di Finanza ha sequestrato il mezzo e l’intero carico, pari a circa 29 mila litri, denunciando l’autista. Oltre che la violazione delle norme fiscali, questo trasporto ha anche violato quelle relative alle merci pericolose, perché non rispettava il Regolamento Adr, con gravi rischi per la sicurezza.
L’operazione si inserisce in un contesto più ampio: secondo l’Agenzia delle Dogane, il contrabbando di carburanti genera un danno annuale per l’Erario di oltre due miliardi di euro. L’asse del Brennero, punto strategico per il traffico di merci su gomma, è particolarmente esposto a queste attività illecite. Dal 2017, la Compagnia di Bressanone ha sequestrato oltre mezzo milione di litri di gasolio illegale.
Il Colonnello Giuseppe Dinoi, Comandante Provinciale della Finanza di Bolzano, ha sottolineato l’importanza della sinergia tra le forze dell’ordine: “Grazie alla collaborazione con altri attori istituzionali lungo questo asse strategico, continuiamo a contrastare efficacemente il traffico illecito di prodotti petroliferi”. Anche Carlo Costa, direttore tecnico generale di A22, ha ribadito l’impegno per garantire la legalità e la sicurezza dei trasporti: “Stiamo sensibilizzando i nostri collaboratori a cooperare con le forze di polizia, poiché legalità e sicurezza vanno di pari passo”.