La vertenza avviata dalla Filt Cgil nei confronti dei fornitori delle consegne a domicilio del commercio elettronico di Esselunga – ossia Brivio & Viganò, Deliverit e Cap Delivery – ha raggiunto il culmine con uno sciopero indetto a metà aprile e che si è protratto per una dozzina di giorni, anche a causa del fallimento di un incontro tra le parti avvenuto il 23 aprile 2025. Una situazione che ha spinto Esselunga a avviare il 25 aprile la cassa integrazione per circa duecento lavoratori della piattaforma logistica di Dione Cassio (Milano) per “gravi disagi operativi”, decisione però definita dal sindacato strumentale e con lo scopo di dividere i lavoratori.
All’inizio di maggio sono apparsi segnali di distensione. Il più importante è l'annuncio di sospensione della cassa integrazione fatto il 3 maggio da Esselunga, in concomitanza con la ripresa della trattativa tra il sindacato e le imprese di autotrasporto che avverrà il 6 maggio. La protesta continua, ma sono parzialmente ricominciate le consegne a domicilio.
La richiesta principale della Filt Cgil è un’indennità di 10 euro in più al giorno, pari a 55 centesimi per ciascuna delle circa 18 consegne giornaliere, per compensare il lavoro extra di carico e scarico della spesa. Ma la piattaforma degli autisti che lavorano per Esselunga comprende anche l’aumento della sicurezza e il completo rispetto del contratto nazionale.