Il 9 giugno 2025 l’associazione dei terminalisti Assiterminal – aderente a Confetra – ha dichiarato la sua opposizione al sovrapprezzo sulla congestione attuato dagli autotrasportatori in alcuni porti italiani per compensare le attese al carico e scarico dei container. Non solo: la sigla annuncia anche un emendamento al provvedimento del Decreto Infrastrutture che modifica i termini del risarcimento per le attese ai carico-scarico dei camion in tutte le situazioni, al fine di “evitare rischi di incostituzionalità”.
Per quanto riguarda il caso specifico delle attese ai porti per i container, Assiterminal sottolinea che questo caso rientra comunque in quello più generale, che appunto è disciplinato dal Decreto Infrastrutture. A ciò aggiunge che le Autorità portuali possono adottare atti di regolazione o di controllo che garantiscono livelli di prestazione dei committenti, dei vettori e dei terminal “nel rispetto delle norme sulla qualità della regolazione previste a livello Ocsa e UE.
A tale proposito, i terminalisti spiegano che questa attività di regolazione deve seguire una precisa procedura che comprende la raccolta dell’esigenza (dalle associazioni dell’autotrasporto), la verifica della sua “oggettività e genuinità”, un’analisi di mercato che valuti la differenza tra l’esigenza e il mercato, l’individuazione delle misure per colmare tale differenza e la verifica della proporzionalità delle misure.
Assiterminal prosegue affermando che “non ci risulta che, ad oggi, la maggior parte delle Autorità abbia posto in essere l’adeguata istruttoria sopra descritta ed abbia intrapreso conseguenti azioni attraverso gli strumenti appropriati”. Invece, nota “il susseguirsi di iniziative sui singoli territori, frammentate se non a volte addirittura rivolte a specifici operatori; iniziative comunque unicamente focalizzate sulle dinamiche operative dei porti e non sulla filiera, con l’evidente rischio di strumentalizzazioni e di alimentare una non trasparente competitività del sistema nel suo insieme”.
Entrando nel merito, secondo l’associazione i sistemi attuali di prenotazione degli slot “consentono già oggi una pianificazione di ritiri e consegne al netto delle problematiche che l’autotrasportatore vive, sulla sua pelle, nell’intero ciclo del suo viaggio (rapporto e dinamiche negoziali tra committenza e caricatore, criticità infrastrutturali …)”.
Assiterminal precisa che i terminal sono uno dei gangli della filiera logistica e conclude sostenendo che “è ovviamente nell’interesse dei terminalisti che i flussi logistici siano ordinati e regolari e Assiterminal, come le altre associazioni del settore, vuole essere un interlocutore sempre disponibile a migliorare fattivamente l’efficienza della logistica portuale, senza penalizzare l’utenza con ulteriori aggravi di costi, soprattutto in un contesto in cui gli extra-costi sulla merce si sommano per motivi ben diversi dall’operatività portuale italiana”.