Il lunedì di Pasquetta si è rivelato particolarmente oneroso per numerosi conducenti di veicoli industriali in Belgio. Il 21 aprile 2025, infatti, la Polizia Federale ha avviato una vasta operazione di controllo a livello nazionale, per verificare il rispetto delle normative europee sulle condizioni di lavoro e di riposo degli autisti. L'iniziativa, condotta in contemporanea in nove aree di sosta autostradali, ha portato alla luce numerose infrazioni.
Gli agenti hanno ispezionato 294 camion, e in 243 casi i conducenti sono risultati aver trascorso il proprio periodo di riposo settimanale regolare all’interno della cabina del mezzo. Questa pratica, vietata dalla normativa sociale europea, è stata sanzionata con una multa amministrativa di 1.800 euro per ciascun conducente. L’importo complessivo delle sanzioni elevate nella sola giornata ha sfiorato il mezzo milione di euro: 487.765 euro, per la precisione.
L’operazione è stata il frutto di una collaborazione interforze che ha coinvolto, oltre alla Polizia Stradale Federale, anche la Polizia della Navigazione, varie zone di polizia locali (tra cui Anversa, Centre Ardennes, Hekla e Leuven), l’Ufficio Immigrazione, l’Ispettorato Sociale Regionale e altri enti ispettivi come Sirs (Ispettorato Federale contro la Frode Sociale), il Dipartimento Federale della Mobilità e le Dogane. Erano presenti anche osservatori della European Labour Authority e ispettori provenienti da Romania e Lituania, a testimonianza della portata transnazionale del fenomeno e della crescente cooperazione europea nel contrasto agli abusi nel settore.
Oltre alle violazioni relative ai periodi di riposo, le Autorità hanno rilevato numerosi altri illeciti: 20 casi di manipolazione del tachigrafo, 14 infrazioni legate ai tempi di guida e riposo, quattro attestazioni di conducente mancanti, un documento Cmr incompleto, otto violazioni in materia di impiego e quattro persone in situazione di soggiorno irregolare. Sirs ha inoltre disposto il sequestro di cinque veicoli per irregolarità gravi collegate alla legislazione sociale e a sospetti di frode.
Secondo le Autorità belghe, le imprese coinvolte rischiano ulteriori indagini anche nei rispettivi Paesi d’origine, in un’ottica di contrasto coordinato e sistematico alle pratiche elusive. Come ha sottolineato l’European Platform for the Defence of the Transport Activity, che ha diffuso l’informazione su questa operazione, un’applicazione equa e rigorosa delle normative UE rappresenta un pilastro fondamentale per la tutela del benessere dei conducenti e per garantire una concorrenza leale nel mercato unico dei trasporti.