L'accordo raggiunto il 12 maggio 2025 tra Stati Uniti e Cina per una sospensione di 90 giorni delle ostilità commerciali e una riduzione dei dazi reciproci potrà portare importanti conseguenze nel cargo aereo, duramente colpito dai dazi reciproci imposti nelle settimane precedenti. La riduzione delle tariffe statunitensi dal 145% al 30% e di quelle cinesi dal 125% al 10% promette di rivitalizzare parzialmente flussi commerciali che avevano subito un drammatico rallentamento. Tuttavia, l'esclusione della regola de minimis (ossia dell’esenzione dai dazi delle spedizioni con valore fino a 800 dollari) dall'accordo continua a rappresentare una sfida per il settore del commercio elettronico e transfrontaliero, che costituisce una quota sostanziale del trasporto aereo merci tra le due potenze.
L'imposizione di dazi punitivi e la rimozione dell'esenzione de minimis hanno provocato un immediato tracollo nel settore del trasporto aereo merci tra Cina e Stati Uniti. I dati raccolti dalla piattaforma di monitoraggio cinese Flytech mostrano che i voli cargo tra i due Paesi sono diminuiti drasticamente: dai quasi 66 voli giornalieri registrati in media ad aprile 2025, si è passati a 46 il 1° maggio, 32 il 2 maggio e appena 28 il 7 maggio, mettendo in risalto un dimezzamento della capacità in una sola settimana.
Questa contrazione si è riflessa anche nell'operatività degli aeroporti cinesi, con molti scali che hanno segnalato cancellazioni massive dei voli cargo diretti verso gli Stati Uniti. Un rappresentante del Gruppo Aeroportuale dello Zhejiang ha dichiarato alla testata cinese World Journal che "in questi giorni le linee aeree cargo verso gli Usa sono state praticamente tutte cancellate", con tariffe crollate a circa 20 yuan per chilogrammo e solo tre voli cargo programmati nei primi otto giorni di maggio. L'impatto è risultato particolarmente devastante perché il trasporto aereo cinese è fortemente dipendente dal commercio elettronico transfrontaliero, che costituisce circa il 60-70% del volume totale del cargo aereo.
Il crollo del traffico aereo Cina-Usa ha generato ripercussioni anche su altre rotte aeree asiatiche che fungevano da hub di transito. Secondo i dati raccolti dal World Journal, anche il traffico cargo tra Cina e Giappone e tra Cina e Corea del Sud ha subito un forte rallentamento, con i voli giornalieri diminuiti rispettivamente da una media di 65,43 e 59,23 ad aprile a 39,43 e 36,57 nella prima settimana di maggio. Prima dell'interruzione, i noli del trasporto aereo avevano registrato aumenti fino al 68% per quelli spot sulla rotta Cina-Usa, un balzo imputabile sia all'introduzione dei nuovi dazi sia all'abolizione dell'esenzione de minimis.
La tregua sui dazi annunciata il 12 maggio fornisce un sollievo significativo al settore del trasporto aereo, anche se non risolve completamente le questioni strutturali emerse nelle settimane precedenti. La riduzione dei dazi statunitensi dal 145% al 30% rappresenta un miglioramento sostanziale per gli operatori, pur mantenendo una pressione tariffaria non trascurabile.
Un effetto positivo immediato della distensione commerciale è stata la revoca del divieto cinese sulla ricezione di aerei Boeing, in vigore da un mese, che permetterà di aumentare la capacità di trasporto sulle rotte internazionali e migliorare l'efficienza operativa delle compagnie aeree. I funzionari cinesi hanno iniziato a informare le compagnie aeree nazionali e gli enti governativi che possono riprendere a ricevere aerei di fabbricazione americana, con la possibilità di organizzare le consegne secondo le proprie tempistiche e condizioni. Inoltre, China Airlines ha ordinato a Boeing quattro B777-8F.
Gli operatori del settore stanno già adottando strategie diversificate per affrontare questa nuova fase del confronto commerciale. Molti importatori statunitensi stanno accelerando gli ordini per approfittare della finestra di novanta giorni di dazi ridotti, mentre altri adottano un approccio più cauto, sperando in ulteriori riduzioni delle tariffe. Tuttavia, gli esperti di logistica avvertono che i continui cambiamenti nelle politiche tariffarie stanno mettendo sotto pressione le aziende di trasporto globale, creando incertezza e causando disturbi persistenti nella catena di approvvigionamento.
Nel medio termine, il settore del trasporto aereo cargo potrebbe assistere a una riorganizzazione significativa delle rotte e delle strategie operative. Gli analisti prevedono un aumento dei tassi di trasporto nelle prossime settimane, con una probabile impennata iniziale nelle tariffe di trasporto oceanico seguita da aumenti nei prezzi del trasporto su gomma interno negli Stati Uniti tra luglio e agosto. Questo modello riflette le sfide di capacità di trasporto osservate tra la fine del 2021 e l'inizio del 2022, con i vettori che cercano di aumentare al massimo il potere di determinazione dei prezzi durante un'ondata prevista di spedizioni.
La tregua sui dazi potrebbe anche accelerare tendenze già in atto, come il riposizionamento dei flussi commerciali cinesi verso l'Europa per aggirare le restrizioni statunitensi, con effetti tangibili su hub logistici europei come Milano Malpensa, che già nel marzo 2025 ha movimentato 70mila tonnellate di merci, il dato mensile più alto della sua storia.
Quindi, il trasporto aereo delle merci è ancora caratterizzato da forti incertezze nonostante la tregua temporanea. La mancata inclusione dell'esenzione de minimis nell'accordo continua a rappresentare una sfida sostanziale per le piattaforme di commercio elettronico come Temu e Shein, che dipendono molto da questa modalità di spedizione. La società di consulenza Cirrus Global Advisors, specializzata in commercio elettronico e logistica, aveva stimato che con l'imposizione di dazi al 145%, il volume di pacchi dalla Cina agli Stati Uniti sarebbe diminuito di circa il 90%. Anche con la riduzione al 30%, l'impatto rimane rilevante per il settore.
L'analista cinese Luo Chengtao di Flytech Tech ha sottolineato che la modifica della politica di esenzione per i piccoli pacchi e la trasformazione del modello di commercio elettronico transfrontaliero avranno un enorme impatto sulle attività cargo delle compagnie aeree cinesi, specialmente per quelle con un'elevata percentuale di spedizioni di commercio elettronico sulla rotta per gli Usa.
Ciò potrebbe portare nel breve termine a un doppio calo sia del volume che delle tariffe su queste rotte, influenzando direttamente i ricavi e i livelli di redditività. Per adattarsi a questo nuovo scenario, le aziende logistiche cinesi stanno esplorando nuovi mercati e sviluppando business oltre il commercio elettronico transfrontaliero, considerandoli cambiamenti strategici cruciali per la sopravvivenza nel lungo periodo.