Il primo incontro del ministro del Lavoro, Luigi di Maio, dal suo insediamento è stato con i rider, ossia i fattorini che distribuiscono le merci in città usando la bicicletta. "Questa è una categoria che rientra nei nuovi lavori, simbolo di una generazione abbandonata che non ha né tutele e a volte nemmeno un contratto", ha dichiarato il ministro, che poi ha annunciato che si attiverà per assicurare loro alcuni diritti, come l'assicurazione e una paga minima dignitosa. La Filt Cgil, che a maggio ha proclamato uno sciopero dei rider, ha commentato positivamente l'incontro. La segretaria nazionale Giulia Guida a aggiunto che "questi temi vanno però affrontati nel rispetto delle relazioni industriali e del lavoro avviato per garantire regole, diritti e piena applicazione del contratto nazionale Logistica, Trasporto Merci e Spedizione, contrastando il sistema distorto degli appalti e subappalti".
La figura del rider è entrata nel contratto nazionale con il rinnovo dello corso dicembre, ma deve essere ancora definita e inquadrata. "Se il ministro Di Maio vuole affrontare in maniera costruttiva e coordinata questo tema, come già sta avvenendo a livello regionale, deve ripartire da ciò che è già stato fatto e convocare da subito un incontro nazionale, presso il Ministero, con i sindacati confederali e le associazioni datoriali che dovrebbero rappresentare le piattaforme digitali", ha concluso Guida. L'Ansa stima che in Italia operino circa 10mila rider, metà dei quali sono studenti, il 33% ha un secondo lavoro e il 17% ha questa come unica attività remunerata. La paga oraria lorda media è di 12,80 euro, ma molti lavorano a consegna.
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