La mattina del 12 febbraio 2019, il sito web del ministero dei Trasporti ha pubblicato l'attesa analisi costi-benefici per la nuova ferrovia tra Italia e Francia, che stabilisce un verdetto negativo. Ora lo scontro si sposta nella maggioranza di Governo.
Dopo giorni di attesa, il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, ha acceso il semaforo verde per la diffusione dell'analisi costi-benefici della nuova ferrovia Torino-Lione e come molti analisti prevedevano, l'esito appare negativo per il proseguimento dell'opera. Il testo dell'analisi si può scaricare da un'apposita pagina del sito web del ministero, divisa in due testi: Analisi costi-benefici del Gruppo di Lavoro sulla valutazione dei progetti e Relazione tecnico-giuridica. La conclusione è che, secondo la commissione che ha redatto il testo, l'investimento per la Torino-Lione non è conveniente perché, secondo gli scenari di traffico, i costi supererebbero i benefici per una cifra compresa tra sette e otto miliardi. Tale conclusione è stata votata da cinque dei sei membri della commissione (contrario Pierluigi Coppola).
La commissione ritiene che il possibile trasferimento delle merci dalla strada alla rotaia, che è una delle principali motivazioni di chi è favorevole all'opera, non avrebbe effetti significativi sul piano ambientale. Dal punto di vista prettamente economico, la relazione afferma che il valore attuale netto (Vane) – ossia il saldo tra i costi dell'opera, lavori e gestione, i costi esterni, i minori benefici per utenti e operatori e i benefici economici diretti e indiretti – corrisponde a 6,995 miliardi di euro nello scenario considerato "realistico" per quanto riguarda le previsioni di traffico (che indica 25,2 milioni tonnellate di merci nel 2059) e a 7,805 miliardi in quello considerato "ottimistico", sviluppato nel 2011 dall'osservatorio, che indicata 51,8 milioni di tonnellate.
Il ministro dei Trasporti ha dichiarato che "come ciascuno adesso può vedere da sé, i numeri dell'analisi economica e trasportistica sono estremamente negativi, direi impietosi", aggiungendo che: "la valutazione negativa della Torino-Lione che emerge dall'analisi, voglio dirlo in modo chiaro, non è contro la UE o contro la Francia". Viceversa, il Commissario straordinario per l'Asse Ferroviario Torino-Lione, Paolo Foietta ha chiaramente affermato che "dalla farsa si è passati alla truffa". Egli ha aggiunto che l'analisi presentata oggi dal ministero dei Trasporti serve per "far quadrare i conti in base a quello che vuole il padrone". Per Foietta, "i costi sono ampiamente gonfiati, mentre c'è una enorme sottovalutazione dei benefici ambientali e sociali".
Ora il destino dei cantieri italiani è nelle mani del Governo, che sulla nuova ferrovia Torino-Lione è diviso tra il Movimento Cinquestelle, nettamente contrario, e la Lega, che viceversa ha più volte dichiarato di essere favorevole all'opera.
ANALISI COSTI BENEFICI FERROVIA TORINO-LIONE
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